Le autorità locali hanno sventato un audace tentativo di convertire circa 400 persone al cristianesimo in un hotel privato il 11 febbraio, a seguito di una denuncia da parte di organizzazioni induiste e del Vishwa Hindu Parishad (VHP). Due evangelisti, insieme a otto seguaci, sono stati arrestati per il loro coinvolgimento nelle attività illecite di conversione, che avrebbero mirato a individui impoveriti tentandoli con incentivi monetari.
In risposta a questo allarmante incidente, è stata costituita una squadra speciale di investigazione (SIT) per approfondire la proliferazione dei casi di conversione religiosa che sono emersi a Bharatpur, nel Rajasthan.
Le successive indagini hanno rivelato una rivelazione sconcertante: circa 20.000 residenti vulnerabili di Bharatpur sarebbero caduti vittima della rete di conversione religiosa orchestrata da un gruppo di evangelisti. Il modus operandi sarebbe iniziato con l’organizzazione di modeste riunioni di preghiera, dove i partecipanti venivano tentati con promesse di benefici materiali, tra cui razioni gratuite e assistenza finanziaria. Inoltre, gli evangelisti avrebbero sfruttato piccoli problemi di salute e difficoltà finanziarie dei partecipanti per guadagnarsi la loro fiducia.
Man mano che l’operazione di conversione prendeva slancio, si sarebbe trasformata da raduni di piccola scala a eventi su larga scala ospitati in fattorie, resort e hotel di grandi dimensioni, dove migliaia di persone sarebbero state attirate a convertirsi al cristianesimo attraverso varie attrattive.
Inoltre, l’indagine in corso ha scoperto dettagli preoccupanti che suggeriscono un potenziale coinvolgimento in riciclaggio di denaro e finanziamenti esteri.
In un rapporto esclusivo, il quotidiano Bhaskar in lingua hindi ha identificato “Profeta” Bajinder Singh come il presunto ideatore del piano di conversione. Singh, che gestisce un controverso canale YouTube, avrebbe orchestrato il trasferimento di fondi direttamente sui conti dei destinatari. Per supervisionare le operazioni a Bharatpur, Singh avrebbe reclutato l’aiuto di Ajay Singh, che si è trasferito dal suo villaggio per gestire l’azienda di conversione. Si sostiene che Ajay Singh e la sua famiglia siano stati profondamente coinvolti nelle attività di conversione.
Secondo quanto riportato dai residenti, agli individui sarebbero state offerte tangenti che vanno da 2 a 5 lakh di rupie per la conversione religiosa. L’ex Sarpanch Tuhiram ha raccontato dei suoi tentativi di mettere in guardia Ajay Singh sulle attività illegali, ma sarebbe stato respinto. Ajay Singh sarebbe poi diventato un sacerdote cristiano, con la polizia che avrebbe documentazione per supportare questa affermazione.
La scoperta di tali estese attività di conversione ha suscitato preoccupazioni diffuse nella comunità locale, spingendo a un’analisi più approfondita e a una richiesta di azione rigorosa nei confronti di coloro che si sono nutriti di individui vulnerabili per la conversione religiosa.
Richiesta di azione del VHP
Il Vishwa Hindu Parishad (VHP) ha sollevato gravi accuse di conversioni forzate che avvengono nello stato, incendiando una fervida richiesta di intervento governativo. Suresh Upadhyay, leader del VHP, ha guidato la chiamata a un divieto totale delle conversioni, citando preoccupanti casi di sfruttamento e manipolazione che prendono di mira le popolazioni vulnerabili.
La dichiarazione di Upadhyay sottolinea una tendenza preoccupante di pratiche ingannevoli volte a costringere gli individui, in particolare quelli provenienti da contesti svantaggiati, a rinunciare alla propria fede. Sottolineando un caso recente a Bharatpur, Upadhyay ha messo in luce la conversione fraudolenta di individui economicamente svantaggiati, tra cui donne e minori, sotto mentite spoglie di false promesse e incentivi.
Il ministro regionale del VHP ha condannato ciò che ha descritto come le operazioni sistematiche di gruppi missionari che orchestrano conversioni forzate su larga scala in tutto lo stato. Ha condannato lo sfruttamento dei deboli e dei bisognosi, definendo tali azioni sia disumane che criminali, ed ha sottolineato che contraddicono la Costituzione Indiana.
Inoltre, Upadhyay ha espresso grave preoccupazione per i casi riferiti di mancanza di rispetto verso le divinità induiste da parte delle organizzazioni missionarie, affermando che tali azioni infliggono profonde ferite alla società induista. Ha chiesto misure rigorose per affrontare queste trasgressioni e ha sollecitato investigazioni approfondite sulle accuse, inclusa l’eventuale somministrazione di steroidi camuffati da acqua santa a scopo di trattamento.
L’incidente ha suscitato un’attenzione diffusa e ha generato richieste di azioni decise per frenare la proliferazione delle conversioni forzate e salvaguardare i diritti e le libertà delle persone di praticare liberamente la propria fede senza coercizione o oppressione. Mentre le indagini si sviluppano, la richiesta di giustizia e responsabilità risuona fortemente in Rajasthan, sottolineando l’urgenza di affrontare le questioni sottostanti legate alle conversioni religiose.
Arrestati due evangelisti
La polizia ha arrestato due evangelisti insieme a otto dei loro seguaci per aver presuntamente tentato di convincere le persone a convertirsi al cristianesimo attraverso incentivi monetari. Gli arresti sono avvenuti dopo una segnalazione ricevuta dalle autorità riguardo a attività sospette legate alle conversioni religiose.
Gli accusati sono stati identificati come Kunwar Singh Jatav, residente a Bharatpur, e Shailendra Singh Jat da Firozabad, in Uttar Pradesh. Le autorità hanno sequestrato una quantità significativa di materiale di propaganda durante l’arresto. Inoltre, otto seguaci sono stati trattenuti ai sensi della sezione 151 del Codice di procedura penale e successivamente rilasciati su cauzione in attesa di ulteriori indagini.
Secondo alcuni rapporti, il presidente del VHP di Bharatpur, Lakhan Singh, ha affermato che queste persone erano impegnate in attività di conversione da due a tre anni. Singh ha sottolineato un recente incidente dell’11 febbraio, in cui si è tenuta una grande riunione di circa 450-500 persone in un hotel privato per quello che sembrava essere un programma di conversione.
Dopo aver ricevuto informazioni sull’evento, i membri del VHP sono intervenuti e hanno affrontato gli organizzatori, accusando l’uso di un linguaggio offensivo contro le divinità induiste per influenzare i partecipanti. Ne è seguita una situazione tesa che ha richiesto l’intervento della polizia.
Successivamente, è stata presentata una denuncia ai sensi di vari articoli del codice penale indiano, tra cui gli articoli 323 (causa volontaria di lesioni), 295A (atti deliberati e maliziosi intesi a oltraggiare i sentimenti religiosi) e 298 (pronunciare parole con l’intento deliberato di offendere sentimenti religiosi).
Le accuse contro gli evangelisti includono il tentativo di convincere le persone con incentivi monetari che vanno da 200 a 500 rupie, nonché la promessa di curare le loro malattie attraverso mezzi religiosi. Le autorità stanno anche indagando sul coinvolgimento di Bajinder Singh, un evangelista di Chandigarh, che gestisce un canale YouTube che propaga ideologie simili.
1. Qual è la natura dell’incidente a Bharatpur?
Il 11 febbraio, le autorità locali hanno sventato un audace tentativo di convertire circa 400 persone al cristianesimo in un hotel privato a Bharatpur. Due evangelisti e otto seguaci sono stati arrestati per le loro attività illecite di conversione.
2. Come sono state condotte le attività di conversione?
Le indagini hanno rivelato che le attività di conversione iniziano con modeste riunioni di preghiera, dove i partecipanti vengono tentati con promesse di benefici materiali. Gli evangelisti sfruttano anche problemi di salute e difficoltà finanziarie dei partecipanti per guadagnarsi la loro fiducia. Le riunioni poi si trasformano in eventi su larga scala ospitati in fattorie, resort e hotel, dove migliaia di persone sono attratte per convertirsi al cristianesimo attraverso varie attrattive.
3. Quali sono le accuse contro i responsabili delle conversioni?
Gli evangelisti sono accusati di tentare di convincere le persone a convertirsi con incentivi monetari che vanno da 200 a 500 rupie e con la promessa di curare le loro malattie attraverso mezzi religiosi.
4. Chi è stato identificato come il presunto ideatore del piano di conversione?
Il presunto ideatore del piano di conversione è stato identificato come “Profeta” Bajinder Singh, che gestisce un controverso canale YouTube che propaga ideologie simili.
5. Cosa ha fatto il Vishwa Hindu Parishad (VHP) in risposta a queste conversioni?
Il VHP ha sollevato gravi accuse di conversioni forzate e ha chiamato a un divieto totale delle conversioni, citando preoccupanti casi di sfruttamento e manipolazione che prendono di mira le popolazioni vulnerabili.
6. Quali sono le richieste del VHP?
Il VHP chiede un’azione rigorosa contro coloro che si sono nutriti di individui vulnerabili per la conversione religiosa. Chiedono misure rigorose per affrontare queste trasgressioni e investigazioni approfondite sulle accuse.
7. Chi sono gli evangelisti arrestati?
La polizia ha arrestato due evangelisti, Kunwar Singh Jatav e Shailendra Singh Jat, insieme a otto dei loro seguaci.
8. Quali sono le accuse contro gli evangelisti?
Gli evangelisti sono accusati di tentare di convincere le persone a convertirsi con incentivi monetari e la promessa di curare le loro malattie attraverso mezzi religiosi.
Termini chiave
– Conversione religiosa: il processo attraverso il quale una persona cambia la propria religione e aderisce a una diversa.
– Vishwa Hindu Parishad (VHP): un’organizzazione indù internazionale che promuove le ideologie e i valori indù.
– Modus operandi: il modo o il metodo specifico in cui qualcuno opera o agisce.
– Riciclaggio di denaro: il processo attraverso il quale i proventi di attività illegali vengono nascosti rendendoli legalmente ottenuti.
– Fideicommissario: il capo di una mandra.
– Sarpanch: il capo del villaggio in un sistema di autogoverno locale in India.
– Steroidi camuffati da acqua santa: l’uso di sostanze proibite, come gli steroidi, mascherate come acqua santa per scopi di trattamento religioso.