L’Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani dell’OSCE (ODIHR) sollecita le autorità russe a avviare un’indagine immediata e credibile sulle circostanze in cui Alexei Navalny è morto e a consentire ai rappresentanti di Navalny pieno accesso ad essa. Inoltre, l’ODIHR richiama la Federazione Russa a rispettare l’obbligo di garantire la salute e il benessere di tutte le persone in custodia e ricorda alle autorità che tutti gli stati dell’OSCE si sono impegnati a rispettare i diritti dei detenuti. Gli stati hanno altresì assicurato il diritto a un processo equo e l’indipendenza del potere giudiziario. In particolare, gli stati si sono impegnati a garantire un’udienza equa e pubblica davanti a un tribunale competente, indipendente e imparziale stabilito per legge.

“Il decesso di Alexei Navalny mi addolora profondamente”, ha dichiarato il direttore dell’ODIHR, Matteo Mecacci. La segretaria generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejčinović Burić, si è detta profondamente sconcertata e indignata dalla notizia della morte improvvisa del prominente leader dell’opposizione russa Alexei Navalny in un carcere russo. Secondo lei, le autorità russe devono condurre un’indagine immediata e approfondita e rendere i risultati disponibili al pubblico in conformità con i loro obblighi internazionali.

La moglie di Alexei Navalny, Iulia Navalnaya, ha dichiarato durante la Conferenza sulla sicurezza di Monaco che non sapeva se credere o meno alla morte di suo marito. “Se è la verità, vorrei che Putin, tutto il suo staff, tutti quelli che gli sono vicini, il suo governo, i suoi amici, sappiano che saranno puniti per ciò che hanno fatto al nostro paese, alla mia famiglia e a mio marito. Saranno chiamati a rispondere delle loro azioni”. “Voglio che Putin e tutto il suo cerchio sappiano che saranno responsabili di ciò che hanno fatto al nostro paese, alla mia famiglia e a mio marito”, ha aggiunto. “E questo giorno arriverà molto presto.”

Nel 2022, Alexei Navalny ha dichiarato in un documentario che se fosse stato ucciso o fosse morto in prigione, le persone non dovrebbero arrendersi e la sua morte avrebbe dimostrato quanto siano potenti coloro che si oppongono al regime di Putin. “Non vi è consentito arrendervi. Se decidono di uccidermi, significa che siamo estremamente forti”, ha detto.

Più di 100 persone sono state detenute nelle città russe durante le manifestazioni in memoria di Alexei Navalny, inclusi Mosca, San Pietroburgo, Krasnodar e Nizhny Novgorod. In particolare a Nizhny Novgorod, la manifestazione si è svolta davanti all’edificio del dipartimento municipale del Ministero degli Interni, dove sono state arrestate 12 persone che, successivamente, sono state rilasciate senza processo. A San Pietroburgo, la polizia ha disperso coloro che si erano riuniti al monumento alle vittime delle repressioni politiche sulla riva del fiume Voskresenskaya, arrestando almeno 20 persone. Anche a Mosca sono state effettuate diverse arresti. Tra i detenuti c’era la giornalista di RusNews, Yulia Petrova, che è stata successivamente rilasciata. Secondo la sua fidanzata, Maxim Sokolov è stato picchiato durante il suo arresto, e un video pubblicato da un canale Telegram ha mostrato la sua brutale detenzione. A Cheboksary, la polizia ha arrestato Konstantin Ishutov, amministratore del canale Telegram “Chuvashia senza censura”, che aveva deposto fiori nel memoriale dedicato ad Alexei Navalny.

Le autorità della Federazione Russa hanno annunciato il 16 febbraio la morte di Alexei Navalny presso un istituto penitenziario del Distretto autonomo di Yamalo-Nenets. Il Servizio federale delle correzioni penitenziarie della Russia ha comunicato che Navalny si era sentito male dopo una passeggiata. “Il personale medico dell’istituto è intervenuto immediatamente e un’equipe medica di emergenza è stata chiamata. Sono state effettuate tutte le necessarie manovre di rianimazione, ma senza successo. I medici dell’ambulanza hanno constatato la morte del detenuto”, si legge nella dichiarazione del servizio penitenziario.

Domande frequenti (FAQ) sulla morte di Alexei Navalny:

1. Chi ha sollecitato le autorità russe a condurre un’indagine sulla morte di Alexei Navalny?
L’Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani dell’OSCE (ODIHR) ha sollecitato le autorità russe a condurre un’indagine immediata e credibile sulla morte di Navalny.

2. Quali sono gli obblighi internazionali che la Federazione Russa è chiamata a rispettare?
La Federazione Russa è tenuta a garantire la salute e il benessere di tutte le persone in custodia, a rispettare i diritti dei detenuti e a garantire un processo equo e l’indipendenza del potere giudiziario.

3. Cosa ha dichiarato il direttore dell’ODIHR sulla morte di Alexei Navalny?
Il direttore dell’ODIHR, Matteo Mecacci, ha dichiarato che la morte di Alexei Navalny lo addolora profondamente.

4. Qual è stata la reazione della segretaria generale del Consiglio d’Europa alla morte di Alexei Navalny?
La segretaria generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejčinović Burić, si è detta profondamente sconcertata e indignata dalla morte improvvisa di Navalny, chiedendo alle autorità russe di condurre un’indagine immediata e approfondita.

5. Qual è stata la reazione di Iulia Navalnaya, moglie di Alexei Navalny, alla notizia della morte di suo marito?
Iulia Navalnaya ha dichiarato che non sa se credere o meno alla morte di suo marito, ma ha affermato che se fosse vera, coloro che hanno fatto del male al suo Paese e alla sua famiglia saranno chiamati a rispondere delle loro azioni.

6. Cosa ha detto Alexei Navalny riguardo alla sua morte in un documentario del 2022?
Navalny ha dichiarato che se fosse stato ucciso o fosse morto in prigione, ciò avrebbe dimostrato quanto siano potenti coloro che si oppongono al regime di Putin, e ha esortato le persone a non arrendersi.

7. Sono avvenute manifestazioni in memoria di Alexei Navalny? Quante persone sono state arrestate?
Sì, sono state organizzate manifestazioni in diverse città russe in memoria di Navalny. Più di 100 persone sono state detenute durante queste manifestazioni, tra cui manifestanti a Mosca, San Pietroburgo, Krasnodar e Nizhny Novgorod.

8. Cosa si sa sulla morte di Alexei Navalny secondo le autorità russe?
Le autorità russe hanno annunciato che Navalny è morto presso un istituto penitenziario nel Distretto autonomo di Yamalo-Nenets. Secondo il Servizio federale delle correzioni penitenziarie, Navalny si è sentito male dopo una passeggiata e non è stato possibile rianimarlo.

Link correlati:
Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani dell’OSCE (ODIHR)
Consiglio d’Europa
Sito ufficiale di Alexei Navalny